Presente ovunque, ormai un accessorio indispensabile se ci teniamo alla nostra privacy, le connessioni VPN ci permettono di mascherare la nostra identità e criptare la nostra connessione anche in siti che non offrono una discreta protezione nei nostri confronti. Sono strumenti integralmente utili alla nostra vita sulla rete, permettendo che alla fine dei conti è anche nostro diritto proteggere la nostra identità. Ma, soprattutto dopo il boom di queste connessioni, sono nati un sacco di protocolli diversi. Alcuni sono dedicati ad un pubblico più libero ed aperto, altri tendono ad essere più indicati ad un settore professionale. Ma chi è davvero il migliore, specialmente nel nostro caso? Ecco cosa si può dire su quest’argomento.

Cominciamo con un concetto iniziale: i protocolli VPN vengono sfruttati da un qualsiasi servizio che usiamo per ottenere la nostra connessione sicura. Ad esempio ExpressVPN si basa sulla OpenVPN, mentre Surfshark utilizza Wireguard. Ogni servizio VPN ha il suo protocollo comune dal quale inizia ad interfacciarsi.

SSTP 

Fra i protocolli più antichi troviamo l’SSTP, creato dalla Microsoft ed introdotto all’inizio degli anni 2000. Al giorno d’oggi è una soluzione estremamente solida soprattutto per le connessioni più vecchie, anche se ovviamente bisogna dire che la Microsoft non è esattamente fra le case più amate per la cura della Privacy.

IKEv2/L2TP 

Si tratta d’un paio di protocolli unificati sotto l’IPSec. Di nuovo, utile per chi ha bisogno d’una connessione rapida quando necessario o più protetta quando richiesto. L’IPSec è capace di decidere da sé, ma in certi servizi è l’utente a richiedere nel caso una connessione più veloce o più sicura. Inutile dire che l’IKEv2, la più veloce, è anche la meno sicura in assoluto.

PPTP

Fra i protocolli in circolazione è possibile trovare il PPTP, quasi non più sfruttato nei software commerciali. Questo perché esiste dagli anni 90 ed è talmente inaffidabile da essere attivamente evitato da chi ne ha una minima conoscenza informatica.

OpenVPN

Uno dei protocolli più utilizzati pubblicamente da un sacco di servizi, anche professionali. Offre un buon compromesso fra velocità e sicurezza, con una scelta fra TCP ed UDP (solitamente quest’ultimo è la scelta migliore). Se vi è la scelta, è sempre bene usare OpenVPN come protocollo standard.

WireGuard 

Un protocollo di nuovissima concezione (2021) e molto, molto più veloce di tanti altri protocolli. Vi sono alcuni sulla sua sicurezza, considerato che per funzionare così velocemente ha bisogno di stipare alcuni dati in via permanente. Tuttavia se questa non è una preoccupazione, è il protocollo più veloce a disposizione al giorno d’oggi, con un ottimo fattore di criptazione.

NordLynx

Un protocollo proprietario, disponibile solo su NordVPN. Molto veloce, e piuttosto sicuro. Basato su WireGuard, è eccellente per usi personali e professionali, anche se non è uno dei protocolli tecnicamente più stabili in circolazione.

Hydra

Usato da Hotspot Shield, questo protocollo proprietario è molto veloce ma utilizza una criptazione più debole per funzionare come deve. Adeguato per connessioni deboli o poco veloci.

Lightway 

Protocollo proprietario di ExpressVPN, molto veloce e possibilmente uno dei più adeguati per unire sia velocità che sicurezza. ExpressVPN ha una certa fama di promettere un adeguata Privacy per i suoi utenti, perciò ci si può anche fidare particolarmente di questo servizio. 

Conclusioni

Allora, qual è il miglior protocollo in assoluto? In questo caso consigliamo sia l’OpenVPN che il Lightway di ExpressVPN. Entrambi offrono un livello di protezione ben sopra la media, pur non riducendo troppo le velocità. Inoltre fanno parte di servizi che in generale non tradiscono la propria utenza.