L’obiettivo di Google è quello di permettere alle aziende di proporre un’ampia varietà di prodotti e contenuti ai consumatori, ma alcuni prodotti e piattaforme di Google potrebbero non essere ottimizzati per supportare adeguatamente tutti i tipi di contenuti. Ne abbiamo parlato con Marco Santinoli, blogger di Porlezza esperto in web marketing e con una grande passione per la GDO.
Gli annunci di Google Shopping e le inserzioni gratuite di prodotti, leggiamo nel blog di Marco Santinoli, non consentono la promozione di determinati contenuti che non offrono un’esperienza ottimale agli utenti. Sottolineiamo che queste limitazioni, essendo specifiche per gli annunci Shopping e le inserzioni gratuite, non hanno alcun impatto sulle politiche di altri prodotti o piattaforme di Google, dove la funzionalità è diversa o sono presenti meccanismi di supporto aggiuntivi.
Contenuti di cui non è consentita la vendita su Google Shopping: quali sono
Google Shopping non consente la vendita o la promozione di prodotti riservati a età specifiche o che richiedono una prova d’identità al momento dell’acquisto.
Unica eccezione consentita sono le carte regalo proposte dai commercianti.
Tra gli articoli vietati dalla rete merchant di Google Shopping troviamo, per esempio:
- Biglietti per mezzi di trasporto, eventi o concerti;
- Veicoli a motore o a vela utilizzati per il trasporto delle persone sulle vie di accesso pubbliche;
- Prodotti relativi alla gestione finanziaria e alle attività finanziarie;
- Ebook e libri digitali (fatta eccezione per gli audiolibri)
- Lingotti d’oro, metalli preziosi e analoghi;
- Carte regalo a circuito aperto;
- Servizi;
- Beni immobili;
- Tablet e computer;
- Telefoni cellulari;
- Dispositivi di localizzazione GPS;
Il mio prodotto è stato rifiutato da Google Shopping! Cosa posso fare?
Per garantire un’esperienza positiva e sicura ai suoi clienti, Google Shopping richiede che i rivenditori rispettino le leggi vigenti e le normative attualmente in vigore, oltre alle proprie politiche riguardanti gli annunci.
È fondamentale, quindi, che l’utente conosca e si tenga aggiornato su questi requisiti, che possono sempre variare in qualsiasi momento, per il luogo in cui opera la sua attività e per tutti gli altri luoghi in cui vengono visualizzati gli annunci Shopping e le inserzioni gratuite.
Quando Google riscontra contenuti vietati o che violano questi requisiti, all’inizio si limita a bloccarne la visualizzazione, quindi non ti accadrà nulla.
Fai attenzione però a non ripetere lo stesso errore, perché Google Shopping, in caso di violazioni ripetute e gravi, potrebbe anche prendere decisioni ancora più drastiche, ad esempio vietare di promuovere tutti i tuoi contenuti sulla sua piattaforma (anche quelli consentiti) oppure bloccare il tuo account.